Grotta del Presepe Difficoltà: Bassa Profondità max: -5 Luogo:
 

Preceduto da un evidentissimo solco di battente di notevoli dimensioni, si apre l'ingresso ogivale di quel piccolo gioiello che è la Grotta del Presepe. Percorso il primo tratto ecco una meraviglia architettonica naturale: le colonne ricurve. Esse testimoniano con la loro inclinazione antichi movimenti della crosta terrestre. Si può emergere lentamente, alzando il braccio, nella prima sacca subaerea, proprio in prossimità delle colonne. Cannule, stalattiti, drappi ed eccentriche dalle varie sfumature di colore pendono fino a pochi centimetri dalla nostra testa. Reimmergendoci attraverso uno stretto passaggio popolato da gamberi dei generi Palaemon e Stenopus, raggiungiamo la sala principale, dove emergiamo nuovamente. È possibile togliere l'erogatore perché c'è un collegamento con l'esterno. La prima volta che mi sono affacciato avevo con me una torcia dal fascio concentrato; le numerose stalagmiti di diverse dimensioni, illuminate parzialmente, mi hanno ricordato la scena della Natività, da qui il nome della grotta. Piccole piscine, nicchie variegate e la formazione chiamata "alveare", lasciano stupefatti. Curiosando qua e là ognuno scopre geometrie nuove e difficilmente potrà dimenticare la Grotta del Presepe. ratto da: ISSD - Grotte Marine d'Italia - Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia 6 - Serie II Bologna 1994 - A cura di M.Alvisi, P.Colantoni, P.Forti